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L’11 giugno 2024 si è tenuto il primo incontro della Comunità di pratica per i Tecnici della riabilitazione psichiatrica (TeRP) dal tema “La residenzialità psichiatrica: l’impatto della DGR 84/2021 nella pratica riabilitativa e gestionale quotidiana”. Il confronto tra i professionisti TeRP ha messo in luce i punti di forza e le criticità emerse dall’applicazione della nuova normativa nei servizi residenziali della psichiatria nella Regione Piemonte.

La riforma del sistema della residenzialità psichiatrica in Piemonte, introdotta con la DGR 84/2021, ha comportato il riordino della rete dei servizi residenziali. I nuovi requisiti strutturali e organizzativi delle strutture residenziali mirano a contrastare, e laddove possibile, a prevenire la cronicizzazione, l’isolamento e lo stigma della persona con disturbi mentali.

Punti di forza

L’inserimento della persona in una struttura prevede l’elaborazione del Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PTRP) da parte della struttura stessa che deve essere congruo e rispettoso del PTI (Progetto Terapeutico Individualizzato), deve prevedere interventi personalizzati e flessibili volti all’inclusione sociale e al raggiungimento del miglior livello di benessere psicosocioculturale della persona. La riforma ha rafforzato il coinvolgimento delle famiglie e degli utenti nel percorso di cura potendo presenziare all’atto di firma. Questo approccio inclusivo favorisce una maggiore partecipazione nella programmazione e aderenza ai percorsi riabilitativi.

La DGR 84/2021, inoltre, ha stabilito nuovi requisiti di erogazione che garantiscono maggiore uniformità nei servizi offerti sul territorio piemontese. La definizione del numero di posti letto e la determinazione della quota di retta giornaliera per ogni tipologia di struttura residenziale, promuovono una maggiore standardizzazione dei costi e un trattamento omogeneo, assicurando qualità di cure e assistenza per le persone prese in carico.

Criticità

Tra le criticità rilevate, invece, vi sono i nuovi minutaggi introdotti per ogni figura professionale, che potrebbero non essere sufficienti a garantire interventi di gruppo e individuali fondamentali per la realizzazione di un percorso riabilitativo. L’attuazione di un progetto riabilitativo personalizzato richiede la valutazione dei bisogni e la creazione di un’alleanza terapeutica tra l’utente e il professionista, necessitando di tempi adeguati a garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dall’eliminazione delle ore di coordinamento nella maggior parte delle strutture residenziali. Il ruolo del coordinatore è cruciale per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia delle attività svolte, nonché l’implementazione di interventi evidence-based. La mancanza di questa figura potrebbe compromettere la risoluzione dei conflitti interni e la distribuzione omogenea del lavoro, incrementando il rischio di burnout degli operatori e riducendo la qualità dei servizi offerti.

Soluzioni

La condivisione di esperienze e lo scambio di conoscenze hanno stimolato la ricerca di nuove strategie da implementare nei servizi in cui operano i Tecnici della riabilitazione psichiatrica. La formazione continua e le riunioni d’équipe sono state identificate come strumenti imprescindibili per la nostra pratica riabilitativa. L’apprendimento di nuove tecniche riabilitative e il confronto continuo con i colleghi, incrementano la consapevolezza dei TeRP all’interno dell’équipe multidisciplinari e contribuiscono a definire i confini dei propri ruoli nel percorso di Recovery della persona.

La Comunità di pratica ha rappresentato un’importante occasione di apprendimento partecipato e continuerà a svolgere un ruolo cruciale, promuovendo il dialogo e la collaborazione tra i professionisti del settore.